venerdì 23 dicembre 2011

Ora ... i maritozzi della speranza

 
 
Dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione
Dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione per non farlo più...
 
Per cui basta andare giù. 


L'antropologia tira giù. Su una mente già tendente alla riflessività, all'autocritica e al continuo rimettersi in gioco con il confronto con l'Altro...l'antropologia è come la ciliegina sulla torta.
A me ha reso ancora più instabile, ma quanto amo quei momenti in cui mi sento piena di mondo, magari in cima ad una montagna abruzzese, sulla spiaggia fregenese in pieno inverno, nei vicoletti del centro romano, queli non battuti da orde di turisti, tra le braccia di chi mi ama, con in mano un biglietto di auguri delle mie amiche, di fronte al forno guardando i maritozzi che si dorano....
Ma è pur sempre lei la colpevole dello sguardo con cui affronto il mondo che mi circonda, lei l'antropologia che nonostante tutto non voglio abbandonare, non è lei che non sopporto più.. 
anche quando credo di essere intrappolata dall'incertezza del domani, con lei e con me stessa, quando troppo mi fa riflettere sulle scelte degli altri, quando mi fa "sempre criticare" qualunque cosa. 
Ma è sempre "colpa" sua se non riesco a smettere di osseervare curiosa, di ascoltare ogni voce, di riflettere e rimuginare per poi scoprire nuovi mondi pieni di sfumature colorate e profumate.
Se non avessi avuto l'occhio di guardare un po' più in là di piazza istria, di entrare in una nuova gelateria (daRe), di chiedere provare e gustare un gelato diverso, o forse più vero, o forse semplicemente più buono e consapevole, o forse erano le mie papille gustative ad essere più attente e consapevoli... beh forse Sabato non avrei fatto i maritozzi.
E la ricetta dei maritozzi forse non l'avrei cercata e studiata, non mi sarei chiesta che differenza possa esserci tra brioche siciliana e maritozzo romano...
e onestamente al riguardo ho ancora da condurre qualche ricerca. Forse non avrei preferito una ricetta con un pizzico di lievito, ad una più facile e veloce con due panetti interi e un pizzico di farina... Forse non avrei neanche mai conosciuto Profumo di Lievito.

e la speranza che tutto questo sia sempre nella mia vita è appagata dallo sguardo di coloro che hanno assaggiato queste briochine superprofumose di arancia. Soffici e non ancora abbastanza leggere da poter dire che non devo più sperare vengano sempre meglio...spero di farli ancora ancora e ancora, e spero di far sorridere tante e tanti amici...

Per la ricetta vedete qua, perchè alle indicazioni del "Maestro" non c'è nulla da aggiungere!
per qualche altra fotuccia




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