giovedì 2 febbraio 2012

Ferratelle di nonna Lucia




Il buongiorno nel bel mezzo di una bella nevicata. Il cielo è grigio, e i fiocchi scendono grossi e fitti. La temperatura si abbassa, l'umido passa in fretta e la giornata diventa iridescente. Il sole che riflette sulla neve morbida è rifratta in diversi colori tingendo il cielo e le nuove di rosa, dietro montagne luminose candide e immacolate.
Una passeggiata in questa neve è imprendibile .. In paese a piedi chiedendosi perché non sia sempre cosi.. È meglio. È stupendo. È appagante.
Spesa, ma non per me. Girando per le stradine ovattate e scivolose, portando i pacchi, a "nonna" Lucia, già che sono lì spalo la neve dall'ingresso: ripagata con una mattinata tra ferratelle e pizza rossa e con le patate.













Tutto ad occhio come sempre.
Su una spianatoia una fontana di farina e in mezzo sette uova un paio di cucchiai di strutto, circa undici di zucchero semolato, la scorza grattata di un limone un bicchierino di pernod e qualche manciata di semini di anice. Con una forchetta si raccoglie pian piano la farina dai lati amalgamando tutto bene fino a che diventa un impasto lavorabile a mano, poi si taglia in pezzetti che vengono infine trasformati in palline.
















A fuoco vivo, il ferro va fatto scaldare bene, ungendolo con l'olio o alla Lucia maniera con il grasso tagliato dal prosciutto inforcato e passato una volta ogni due tre ferratelle sul ferro. Quando questo è bello rovente..ed è meglio non provare la temperatura mettendoci una mano nel mezzo... Dunque si mette una pallina di impasto al centro e si chiude al volo stringendo i due ferri tra loro, dopo una trentina di secondi si gira il ferro dall'altro lato...altri trenta secondi e ZAC la ferratella è pronta.
Belle croccantine ed aromatizzate. Molti mettono anche un pizzico di cannella. Secondo ne è fondamentale un bel pizzico di sale,anche se pare che molti non lo mettano.

Presto sarà da provare la versione salata al pecorino....