mercoledì 17 febbraio 2016

Amore. Ritrovarmi in una torta

Mesi che questa pagina "bianca" mi aspetta.
Risa mute.
Vorrei poter vomitare tutti questi pensieri che mi gonfiano il cuore.
Stimoli che colpiscono ogni mio senso. Frastornata. Piena manon del tutto, ho ancora una fame tremenda di "sentire" questo.nuovo mondo.

Da quando min sono RITROVATA in una TORTA.

dall'ultimo post la mia vita si è invertita.
Ero più antropologa e meno pasticcera ora sono più pasticcera e meno antropologa. .anche se poi queste distinzioni sono poco nette. È un continuo passare scambiare ondeggiare.
È un movimento una spinta verso l'Oltre.

Compenetrarsi con l'Altro (da sè ) andare e tornare. Toccare. Annusare. PENSARE.

Il silenzio della mia rinnovata solitudine ha ora un altro significato. È diverso, è buio ma senza paura, non è negativo è il silenzio che si alterna alla Parola al DI-alogo. È a volte spezzato da MONOloghi, frutto della riflessione frutto dello scambio con tutto ciò che è appena al di là della mia Pelle.
È un silenzio di sorrisi. RISA MUTE.
Sorrisi spontanei mentre il pensiero vola sopra la propria vita, mentre gli occhi si incanto su Roma, sui suoi volti. I volti degli altri quasi li avevo persi, ed ora non riesco a non guardarli subito dietro le loro MANI.
Ho scoperto tutte quelle mani che scrivono che lavorano che manipolano che accarezzano che fanno godere che danno che AMANO.
'ADRENALINA ancora mi cavalca, mi trasporta, lasciandomi solo ultimamente qualche attimo di quiete di volo di riflessione serena e consapevole.

Ho ritrovato non solo i volti degli sconosciuto quelli di cui comprendere le pieghe sognando ed ipotizzandone la vita la mattina alle 6 nella metro; ho ritrovato volti noti amici e amanti. Rassicuranti provocanti e scintilla di nuova conoscenza e consapevolezza. Si ancora questo termine da cui non posso più prescindere. CONSAPEVOLEZZA.

Il sorriso è la risposta a tutto. Il mio quello di chi amo quello di chi non conosco ma di cui sono colpevole quello di chi non conosco e voglio poter indovinare perché.

E dopo aver tanto lavorato con queste mani ho bisogno di nuovo di parlare. Devo ritrovare un ordine a questo coacervo di stimoli sensoriali culturali.
Ho voglia di convogliare tutto questo in una nuova progettualità. Movimento attivo partecipato sociale politico (nel senso pieno del termine) antropologico.

Ho bisogno di denunciare. Ho bisogno di urlare il perché di alcune scelte. Ho bisogno che mi su punti di nuovo lo sguardo contro mi si osservi mi si faccia notare le contraddizioni. Quelle che a volte servono.
Ho voglia di raccontare dell'Amore, non per forza qjello di coppia, vOglio raccontentare di quel per sempre, quello chè seriamente credo esista: un amore per sempre in mutamento. Il "per sempre" che funziona da catalizzatore. L'Amore negli incontri catalizzatori di vita dineventi di risposte a cui la curiosità pone infinite nuove domande, anche qui un movimento persempre.
Curiosità è amore


Ho voglia di Dare come con ogni più scemo dei biscotti che produco.
Dare è Amore.

Vado avanti senza forma senza piani. Nella vita e a scrivere queste parole.
Non esiste qui una brutta copia.
Solo cose belle.
Ho riscoperto il mio sorriso. E così tutto il resto.

Sto bramando questi incontri di #manicheamano.

Emozionarsi per un viaggio. Finalmente di nuovo respirare aria nuova. Potersi incantare e far intimidire e spaventare dal nuovo per volerlo MANGIARE e scoprirlo ad ogni morso.
Lasciare ancora, un pezzo di me e prenderne milioni ...

Chiudo gli occhi (rossi) e sento quel profumo del pane vitale. I'm over. OVER.
and so it goes. And i love it. Universo.